PROTEGGIAMO VISTA E UDITO

Per il nostro benessere vista e udito sono importantissimi e vanno preservati entrambi con l’avanzare dell’età.

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Qualità della vita

Invecchiando il principale problema è mantenere un buon livello di qualità della vita. Quando gli anni iniziano a essere molti, purtroppo dobbiamo fare i conti con molte rinunce e adattare il nostro stile di vita alle nostre energie. L’importante è mantenere, secondo le possibilità di ciascuno, quelle attività che ci aiutano a tenerci in forma.

Benessere generale

Per tenerci in forma è utile mettere in pratica piccole ma importanti abitudini. Leggere, per esempio, aiuta la mente, tenendola attiva e stimolando la nostra curiosità e la voglia di imparare a qualsiasi età. Impegni quotidiani, come andare a prendere il pane o il giornale oppure portare fuori l’amico a quattro zampe, possono essere la scusa per non farci mancare mai un po’ di movimento all’aria aperta. Tra tutte le attenzioni che assolutamente non dobbiamo trascurare ci sono senza dubbio anche la cura per preservare vista e udito, eseguendo regolari controlli. Infatti, questi due sensi sono fondamentali per mantenere uno stato di benessere generale.

Associazione tra disturbi dell’udito e della vista

La vista aiuta molto chi ha problemi di udito. Non è un caso che molte persone che soffrono di ipoacusia abbiano sviluppato una buona capacità di leggere il labiale. Ma la relazione tra questi due sensi si limita a questo oppure ci sono anche altri risvolti? Nel 2006 è stato pubblicato uno studio dalla Dottoressa Ee-Munn Chia (Medical Retinal Specialist. University of Sydney) per valutare le associazioni tra i disturbi della vista e dell’udito legati all’età e per capire se le perdite sensoriali combinate amplificano gli effetti sulla qualità della vita correlata alla salute. È emerso che le persone con disabilità visiva, rispetto a quelle senza disabilità visiva, avevano soglie audiometriche medie più basse su tutte le frequenze e che i problemi associati ai due sensi non corretti portano a ridurre sensibilmente la qualità dello stile di vita.

Gli studi più recenti

Nello studio del 2006 condotto in Australia, è dunque stato evidenziato che le persone anziane con disabilità visiva avevano maggiori probabilità di avere una perdita dell’udito. Questo suggeriva che tali menomazioni sensoriali avrebbero potuto condividere fattori di rischio comuni o marcatori di invecchiamento biologico. Una ricerca conclusa nel 2019 da Bernard Michalowsky (German Center for Neurodegenerative Diseases (DZNE) Greifswald, Germany), ha indagato sulla concomitanza di problemi di vista e udito e la loro correlazione con i disturbi cognitivi. Questo considerando che la compromissione dell’udito è associata a un rischio più elevato di demenza. Per fortuna, le prove riguardanti l’associazione tra perdita della vista e demenza, così come la concomitanza di perdita della vista e dell’udito e demenza, sono state inconcludenti.

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