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ACUFENI

Cause e soluzioni per il fastidioso fischio all’orecchio

Il nostro orecchio può percepire suoni fastidiosi che non trovano riscontro in nessuna fonte esterna: ronzii, tintinnii e fischi. Questo sintomo, chiamato acufene o tinnitus, rappresenta uno dei disturbi otologici più frequenti: il 6% della popolazione lo presenta in forma cronica.

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Cause degli acufeni

Le sue cause possono essere molteplici: traumi acustici, patologie dell’orecchio, abuso di fumo e sostanze stupefacenti. Per la sua natura, l’acufene spesso scatena problematiche legate all’emotività e allo stile di vita: mancanza di sonno e di concentrazione, scarsa comprensione del parlato, frustrazione, depressione, irritabilità e stress. A livello fisiologico, l’acufene è dato da modificazioni neuroplastiche che avvengono a livello del sistema nervoso centrale o periferico che determinano sofferenza delle cellule ciliate dell’orecchio.

Possibili rimedi e soluzioni

Utilizzando i migliori dispositivi presenti sul mercato, i dispositivi di alta tecnologia saranno adeguati alla problematica uditiva e conterranno una funzione (data login) che ci permetterà di reperire i dati necessari agli ambienti acustici frequentati e alle ore di effettivo utilizzo, per meglio regolare il dispositivo durante le verifiche.

Una terapia che prevede l’ascolto di una musica rilassante oppure un rumore a banda larga, generato da un dispositivo indossabile. Lo scopo è la soppressione della percezione dell’acufene. Le caratteristiche acustiche del segnale vengono adattate al singolo paziente in maniera da ottimizzare l’azione senza provocare disagio.

Una terapia realizzata con segnali acustici o brani con limitate variazioni tonali il cui ascolto risulta molto distensivo. I brani possono essere registrati su una base frequenziale continua, adattata per similitudine alla frequenza dell’acufene. Di norma vengono utilizzati suoni naturali: pioggia, onde marine, sonorità new age o frattali.

Diminuisce l’impatto dell’acufene grazie alla riduzione dell’attività neurale correlata con il sistema uditivo e con le connessioni dello stesso col sistema limbico e autonomino. Conseguentemente l’intensità del tinnitus e le attività correlate diminuiscono consentendo una migliore convivenza con l’acufene. Sulla base della frequenza dell’acufene, rilevata in fase diagnostica con acufenometri, viene creata una composizione di suoni personalizzata, mirata specificatamente all’acufene individuale percepito. Gli esperimenti clinici hanno dimostrato che è possibile ridurre sensibilmente la percezione dell’acufene già dopo una prima applicazione di 30 minuti. Essendo la terapia personalizzata, lo specialista indicherà tempi e modalità di utilizzo in base ai singoli casi.

Il Counseling

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Il Counseling è un servizio che rappresenta il tessuto connettivo dell’intero impianto riabilitativo. Il percorso del counseling si svolge in tre fasi, la prima delle quali consiste nella spiegazione della natura del problema; segue la fase di incremento delle capacità decisionali e infine la ricerca di strategie personali per affrontare le crisi acufenologiche.

Durante le sedute, in un clima colloquiale, viene spiegata in termini comprensibili la neurofisiologia degli acufeni. Il counseling può essere eseguito anche in maniera indiretta, proponendo immagini o situazioni di vita quotidiana con lo scopo di dimostrare che il livello di attenzione è modificabile in base al significato simbolico che lo specifico individuo attribuisce alle immagini stesse.

Nel contesto del counseling il paziente si sentirà seguito e compreso; questa semplice convinzione riduce notevolmente il disagio causato dal sintomo. Il counseling si adatterà a evenienze impreviste come mutazioni delle caratteristiche del tinnitus e reazioni emotive quali frustrazione, ansia, impazienza e temporanei insuccessi.